La Resistenza Francese


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Membri della resistenza Francese con un fucile “Sten”

Con il 1940, e l’ inizio del secondo conflitto mondiale, numerosi paesi si ritrovarono conquistati ed occupati dalle truppe di Hitler. Nacquero così i primi nuclei di resistenza. In tutta Europa fino alla steppa sovietica, cittadini e soldati scappati dalla prigionia si riunivano clandestinamente per sabotare o trasmettere messaggi agli alleati.

Non possiamo quindi dimenticare di approfondire la Resistenza Francese nel ruolo chiave che ebbe nella liberazione della Francia e nella riuscita del D-DAY.

Il 18 giugno 1940, Charles de Gaulle si rivolse via radio Londra al popolo francese e incitò i Francesi a continuare la lotta contro i tedeschi. Questo messaggio fu ben recepito al Nord della Francia visto che c’ era la presenza di più truppe e meno nel sud. Infatti, i primi movimenti di resistenza si ebbero nel Nord della Francia e già alla fine del 1940 si pubblicavano sei giornali clandestini. Tuttavia, la resistenza francese, come quella italiana comprendeva molti credi politici e non a tutti andava a genio De Gaulle. Questi gruppi purtroppo finirono nei 5 anni di guerra nelle grinfie dei Tedeschi.

Le prime operazioni della resistenza iniziarono con il sabotaggio di linee telefoniche e linee ferroviarie. Iniziò così il problema per i comandi tedeschi di controllare effettivamente i punti chiave di rifornimento tedesco.

Iniziarono così i primi rastrellamenti e l’ ombra degli agenti della Gestapo (polizia segreta) che imprigionavano, torturavano e spesso infine uccidevano, i malcapitati che finivano nelle loro grinfie. La resistenza Francese anche grazie al vicino aiuto inglese fornito dalla SOE, – (Special Operations Executive ) forse più di altri paesi occupati, seppe lavorare al meglio in tutti i settori; dal sabotaggio al controllo delle linee telefoniche tedesche.

Al contrario dell’ Italia, che si mosse seriamente soltanto dopo l’ otto Settembre del 1943, la resistenza Francese risultava nell’ insieme molto più organizzata con comandi definiti.

Di particolare interesse fu senza dubbio le attività clandestine per sostenere la democrazia e De Gaulle, dai giornali clandestini (Nel nord della francia vennero soppressi il 60% dei giornali) passando per i manifesti appesi nei luoghi pubblici, finendo con i volantini nei bagni a tutti i francesi pareva chiaro che la resistenza col passare degli anni prendesse sempre più forza.

Il ruolo della Resistenza Francese nel D-DAY – 1944

Dal 1941 l’ufficio informazioni segrete della Francia libera comandata da André Dewavrin ebbe il sostegno economico non solo da De Gaulle ma anche dallo stato britannico. L’ idea di Dewawrin di una rete di spionaggio formata da persone senza addestramento ma, comuni civili che vivevano in Normandia piacque a tutti. A Pas de Calais, il punto più vicino all’ Inghilterra era il più fortificato.      Venne presa in considerazione anche lo sbarco in altri paesi, ma si sarebbe allungata troppo la guerra. Così si optò per la bassa Normandia.

 I primi problemi sorsero sul come trovare persone su cui fidarsi e soprattutto trovare persone che avrebbero dato la vita per la libertà. Nel giro di un anno la resistenza trasmetteva messaggi giornalmente in Inghilterra grazie a una rete di civili spesso ex combattenti con compiti diversi. l’idea geniale dei civili fu una delle ragioni della vittoria. I civili naturalmente passavano inosservati nelle vie di città e paesi costieri e spesso avevano anche i permessi di lavoro per uscire ed andare in città o altri paesi. Il loro compito era veramente semplice ma anche molto rischioso.

Vennero “assunti” nella resistenza figure chiave, persone che potevano osservare o vedere materiali, scavi, costruzioni e altro. Tra le figure più strane troviamo: preti che dal Campanile della chiesa osservavano i lavori della costa o addirittura si segnavano quanti apparecchi vedevano nell’ aeroporto nascosto dalla Bocage; ferrovieri che a Caen segnavano la quantità di materiale che veniva trasportata o il numero di truppe che arrivavano, poliziotti e professori di geografia che copiavano carte geografiche e segnavano trincee e postazioni. Erano dunque persone normalissime che spesso non sapevano che il proprio vicino o amico lavorava per la resistenza. Per sopravvivere alla Gestapo era importantissimo il soprannome e non sapere l’ubicazione di altri membri.

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Bandiera della Franca Libera con la tipica croce di Lorena

I primi anni della resistenza in Normandia furono importanti per gli alleati, ogni sera venivano trasmessi dati sull’ avanzamento dei lavori di una determinata costruzione difensiva. Questo permise agli alleati di sapere precisamente l’ubicazione e il numero di soldati presenti in una zona prescritta, sapere il calibro di cannoni che avevano solo fotografato, e se i ponti erano minati ecc. Informazioni che naturalmente non potevano dedurre da una solo fotografia aerea. I rischi naturalmente erano altissimi e le truppe di occupazione non ci pensarono due volte ad attuare spedizioni punitive o terribili tecniche per strappare le informazioni ai malcapitati che finivano nelle loro grinfie. A partire dal 1944 la S.O.E. spedì 93 squadre da tre uomini muniti sempre di un telegrafista a operare con la resistenza, alleviando così la mole di informazioni che un normale operatore francese doveva inviare giornalmente.

Conclusioni

 Si può affermare che il D-DAY fu un gran successo grazie alle informazioni della resistenza. Infatti, non c’era un paese in Normandia che non fosse sotto l’occhio attento della resistenza. La resistenza operava in vari modi, dal sabotaggio alla semplice osservazione. Tra i molti compiti che aveva c’erano: l’osservazione delle costruzioni, del materiale di costruzione per i bunker, degli spostamenti delle truppe, dalla posizione delle trincee, dai nuovi campi minati fino agli spostamenti degli u-boot e navi caccia-torpediniere nella Manica. Questo nuovo modo di essere “spie” fu la carta vincente per il D-DAY.

Fonti:

“Diecimila occhi” la guerra segreta nel vallo atlantico di Richard Collier.

Appunti universitari di Storia Contemporanea e Storia delle relazioni Internazionali.

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Dintorni di Etretat 1941. Per rifornire la resistenza di armi, radio e provviste in generale la SOE mandava(Special Operations Executive) dei Bidoni da aviolancio; cioè semplici bidoni di latta o ferro lanciati da aerei a bassa quota, che grazie a un paracadute si adagiavano senza distruggersi nel terreno.   

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