Atto di proprietà Tripoli 1940


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Di recente sono venuto a possesso di questo piccolo pezzo di storia.

Questo atto di proprietà se potesse parlare ne avrebbe di cose da dire! Questo raro documento porta alla luce gli ultimi investimenti civili italiani durante il Fascismo. Il documento, datato 5/10/ 1940, nel pieno delle prime operazione belliche in Libia occidentale sottolinea ancora una volta la volontà da parte degli italiani di portare in Libia la modernità e un nuovo stile architettonico.

Leggiamo nel documento che si tratta di una graziosa villetta con giardino nel quartiere di Gargaresc in via Giorgimpopoli a Tripoli. Di questa nuova architettura fascista, le nuove opere soprattutto a Tripoli e Bengasi, erano molte e atte a portare lo stile di vita europeo nella colonia.

Infatti nel documento nella sezione “consistenza dell’ immobile e i suoi accessori” viene scritto: Piano terra rialzato, una grande veranda coperta, un grande ingresso, 4 camere da letto, un disimpegno, un bagno, una cucina, una scala d’ accesso al giardino, un garage e un area giardinata. Il tutto recintato da un muro con ringhiera.

Il documento di un acceso colore azzurro porta in alto le diciture del Regno d’ Italia, Governo della Tripolitania. Di Notevole interesse è soprattutto la seconda parte del documento scritto in arabo. Difatti successivamente alle rivolte libiche dovute alla presenza italiana, si optò per essere quasi “amici” dei locali cercando di dare a loro anche diritti e proprietà. Inserendo quindi libici anche nell’ amministrazione coloniale italiana oltre che nell’ esercito.

Con la fine del Fascismo, gli italiani orami da molti anni presenti in Libia continuarono a vivere e lavorare nella Libia. Per loro ormai la vera patria era la Libia. Nell’ atto di proprietà nella seconda pagina troviamo un nuovo trasferimento di proprietà verso i figli datato il 10/7/1955.

Purtroppo tutti noi sappiamo che fine fecero le proprietà italiane e gli italiani con l’ avvento di Gheddafi. Ovvero una nuova ondata di immigrazione (questa volta verso l’ Italia) che comportò la definitiva fine del “sogno” libico italiano.

Con Tristezza, immagino la storia di questo documento. Molto probabilmente portato in Italia durante l’ esodo dai figli, sperando un giorno di tornare nella loro amata casa.

Per approfondire la Tripoli Italiana dal 1911 al 1943 clicca quì

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