Valstagna


Valstagna, situata nella provincia di Vicenza, fu costruita in una posizione chiave di fianco al fiume Brenta, tra l’altopiano di Asiago e il massiccio del Grappa.

Inutile sottolineare quanto questi piccoli comuni, sia durante il primo che durante il secondo conflitto mondiale, furono importanti  per la vicinanza del fronte (pensiamo a Valstagna nei terribili momenti della Strafexpedition o nel 1918) e per essere importanti centri logistici.

Valstagna nella Grande Guerra 1915 – 1918

Fin dai primi giorni di guerra, tutto il Vicentino divenne un grande formicaio di uomini e mezzi. I primi fanti e i primi rifornimenti iniziarono così una processione che durò almeno fino a Dicembre 1918. Immaginiamo difatti Valstagna, invasa di approvvigionamenti e truppe pronte per risalire le pendici del Monte Grappa e dell’Altopiano di Asiago. I cittadini che per età o per inabilità non potevano entrare nell’ esercito seguirono le orme delle compagnie del Genio, che proprio al di sopra delle loro case, scavava trincee, ricoveri e gallerie.  Fu dal 1916 tuttavia che anche la popolazione cominciò ad interrogarsi se la guerra sarebbe arrivata alla valle: già nei primi mesi del 1916 numerosi aerei cominciarono a sorvolare e fotografare Valstagna per seguire gli spostamenti Italiani.

La Strafexpedition del 1916

La Strafexpedition (la Spedizione punitiva austro-ungarica), che travolse l’altopiano di Asiago dal 15 Maggio 1916, impegnò ben oltre 400.000 uomini e oltre 1500 cannoni e causò il ritiro generale degli italiani fece non poco preoccupare i cittadini di Valstagna e dei paesi vicini.

Asiago fu occupata dagli austriaci il 28 Maggio 1916: iniziava così l’esodo verso la pianura della popolazione altopianese. Le nuove linee in pochi giorni si attestarono a Sud dell’altopiano di Asiago, arrivando ai confini con la pianura (es. a Monte Cengio, dove le truppe austriache riuscivano addirittura a vedere Venezia).

La popolazione in quei primi giorni della strafexpedition guardava attentamente il destino della vicina Gallio, che con la vicina Val Frenzela, avrebbe potuto dare il via libera agli austriaci per scendere direttamente a Valstagna e quindi in pianura.

Valstagna diventò così per i soldati l’ultima località prima dell’arrivo al fronte e la prima da incontrare per i periodi di riposo. Gli uffici del Municipio di Valstagna e le scuole furono utilizzate dalla Sanità. Anche i caduti che durante la contro-offensiva italiana dell’estate del 1916 furono migliaia, arrivarono nella cittadina che dovette addirittura allargare il cimitero comunale. 

A prova dell’importante centro logistico/militare della cittadina, In quei nefasti giorni di Giugno 1916,anche la gloriosa brigata Sassari passò  per Valstagna, con l’obiettivo di arrestare le truppe austriache sulle Melette.

La disfatta di Caporetto 1917

Il 1917 fu un anno terribile per Valstagna, il comune fu a secco di soldi per ripagare tutti i danni che aveva portato la guerra ai civili; ma nonostante anche l’ assenza di legna i civili restavano ancora nelle loro case. Fu solo con il disastro di Caporetto che le cose cambiarono definitivamente per la popolazione. Il 24 ottobre 1917 crollò l’intero fronte e la disastrosa ritirata italiana comportò la perdita del fronte occidentale attestandosi sulle rive del fiume Piave.

Anche nell’altopiano Caporetto rivoluzionò le linee: a Dicembre /Gennaio 1918 gli italiani erano posizionati nella linea: Cesuna – Kaberlaba – Monte Echar – Monte Costalunga – Monte Val Bella – Col del Rosso.

La situazione militare nel sovrastante Altopiano e Monte Grappa comportò la decisione dello stato Maggiore del 5 Novembre 1917 di sgomberare il paese. Iniziava così l’esodo per i cittadini verso Bassano del Grappa, caddero le prime bombe tra le case dei civili

Come per molti altopianesi, l’esodo comportò la migrazione forzata verso località mai sentite: Emilia Romagna, Lazio o addirittura Reggio Calabria.

Il 5 Febbraio 1918, si segnala un combattimento aereo al di sopra della cittadina, nel quale furono abbattuti 5 aerei austriaci. Con la fine della guerra i cittadini poco a poco tornarono in quello che rimaneva delle loro dimore, iniziando coì una nuova vita all’ insegna delle ricostruzioni.

Ospedali da Campo presenti a Valstagna 1916 – 1918

  • Ospedale da campo (100 letti) 0110 – Fino a metà Giugno 196
  • Ospedale da campo (100 letti) 0139 – Luglio 1916
  • Ospedale da campo (100 letti) 0121 – Agosto 1916
  • Ospedale da campo (100 letti) 0139 – Agosto 1916
  • Ospedale da campo (100 letti) 023 – Da metà Agosto 1916 fino a fine mese.

Sezioni della Sanità presenti a Valstagna 1916 – 1918

  • 5 compagnia sanità “Verona” – Maggio 1916
  • 7 compagnia sanità “ancona” – Giugno 1916
  • 5 compagnia sanitò “Verona” – Dicembre 1916 fino a Marzo 1917
  • 5 compagnia sanità “Verona” – Maggio 1917
  • 4 compagnia sanità “Piacenza” – Novembre 1918

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Fonti:

  • Bolletini ufficiali Regio Esercito
  • “Melette 1916 – 1917” di Bepi Bocardo
  • “Valstagna e la Grande Guerra” – amministrazione comunale 2009
  • “Vicenza nella Grande Guerra” di Giuseppe de Mori

Foto copertina: www.valstagna.info

Foto miniatura: www.comunevalstagna.it

La seguente foto arriva da un album comprendente foto di Asiago, Gallio, Campomezzavia ecc.

Valstagna – 1917 truppe italiane attraversano il ponte che divide Valstagna da Carpanè.

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Valstagna 1917 – Truppe italiane

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