Zanzur


Zanzur – Edificio coloniale

Zanzur Janzur, Gianzur o جنزور È un centro abitato della Tripolitania a 12 km a sud ovest da Tripoli. Inoltre era  una delle stazioni ferroviarie dell’importante ferrovia TripoliZuara, costruita dal 1912 al 1919 per esigenze militari durante le operazioni del 1911 e 1912 e per gli spostamenti di vario materiale durante la rivolta senussita.

Essa fu importantissima per il trasporto di viveri e feriti durante la battaglia di Zanzur del 1912.

Zanzur (adesso non si sa se esista ancora) aveva un’imponente oasi con più di 170000 palme, 15000 ulivi e oltre 20000 piante da frutto. Grazie all’ oasi vi era infatti concentrata l’economia della popolazione araba locale insieme alla pastorizia, esercitata nel deserto del Gefara (Sud dell’oasi).

Con l’avvento del Fascismo anche i primi coloni italiani arrivarono in Libia nella “Terra promessa” e quindi  nell’ abitato di Zanzur. Ilvo Piccone  descrive nei suoi ricordi del 1938 l’ arrivo dei coloni italiani a Zanzur:

…diventavano padroni della sabbia loro assegnata, ma bisognava colonizzarla! Dovevano prima scavare pozzi artesiani, poi seminare le piante frangivento, dei temerci che formavano dei rettangoli di 20 metri per 10, ove poi venivano piantati gli ortaggi che crescevano rigogliosi senza che una sola gramigna li disturbasse………. Venivano altri rettangoli ricoperti d’ erba per fornire foraggio alle bestie e la vite poi veniva coltivata bassa

Ilvo Piccone

Pare chiaro che per il programma fascista di colonizzazione, l’imperativo era l’autosufficienza.

BATTAGLIA DI ZANZUR (Battaglia di Sidi Abdul jalil) del 1912

La battaglia di Zanzur durante la guerra Italo – Turca

L’ Italia dichiarò guerra all’ impero Ottomano nel Settembre 1911; l’obiettivo era la conquista della Libia per entrare ufficialmente tra i maggiori attori economici e politici d’ Europa. Tuttavia l’Italia era in ritardo con il possesso delle colonie. Gli altri paesi come Francia, Germania o Inghilterra possedevano colonie già da molti anni.

Le prime operazioni Italiane non ebbero grosse difficoltà, ma il mantenimento delle posizioni e l’avanzamento nell’ entro terra si rilevarono assai difficoltose. Le truppe ottomane si difesero e prepararono imboscate e sommosse con i temibili locali, che proclamarono successivamente la guerra santa ( Jihad). 

La guerra per i Turco-Arabi divenne una guerra psicologica di logoramento. La più grande concentrazione di truppe turco-arabe si insediò vicino ai grandi centri Italiani. Uno di questi a Zanzur (per la vicinanza di Tripoli).

Iniziò così la battaglia di Zanzur.

Schieramento Italiano

  • Brigata “Giardina” (6 reggimento di fanteria “Aosta” e 40 reggimento di fanteria)
  • Una compagnia della Guardia di Finanza
  • Due batterie da montagna

Schieramento italiano lungo la strada Tripoli-Zanzur:

  • La 2 brigata “Rainaldi” (82 reggimento di Fanteria “Torino” e 84 Reggimento di fanteria “Venezia”)
  • Tre batterie da campagna
  • Alcune truppe del battaglione “Montuori” (con i battaglioni del 50, 63, e 93 Reggimenti di fanteria e una batteria da montagna)

Schieramento Italiano di riserva:

  • Una brigata di cavalleria (Reggimento lancieri di Firenze e dal reggimento misto cavalleggeri)
  • Due battaglioni del 37 Reggimento di Fanteria
  • 5 battaglione Eritreo
  • Una batteria di montagna.

Le truppe Italiane contavano circa 32494 uomini al comando del Generale Pecori Girardi, mentre quelle turco arabe circa 14000.

Inizio della battaglia per Zanzur del 1912

In mare c’erano l’Incrociatore corazzato “Carlo Alberto”, l’incrociatore ausiliario “Città di Siracusa” e l’incrociatore “Ardea”. Le navi bombardarono le fortificazioni (Trincee e ricoveri) prima dell’arrivo delle truppe Italiane.

L’ otto Giugno 1912, con condizioni atmosferiche disastrose, iniziarono i combattimenti. Gli incrociatori avevano distrutto numerose trincee e fortificazioni ma non completamente. Alle 5 di mattina dell’otto Giugno 1912 la colonna “Giardina” incontrò il nemico su alcune posizioni salvatesi dal bombardamento. L’ attacco italiano alla baionetta riuscì’ ad espugnare le posizioni e a conquistare alle 7:30 del mattino la posizione di Sidi-Abd-el-Gili.

Nel frattempo la Brigata “Rinaldi” con elementi del 6 reggimento di fanteria della brigata “Giardina”, attaccò la trincea principale con non poche perdite ma riuscì a conquistarla. Vi fu un contrattacco turco-arabo con l’intento di aggirare gli italiani, ma le truppe del Generale Coardi (una brigata di cavalleria, il 37 Reggimento di fanteria, una battaglione eritreo, un gruppo di meharisti e dalla batteria da montagna) riuscì a resistere e a respingere l’aggiramento.

Nel corso della battaglia furono usati dei dirigibili (P2) che riuscirono a captare gli spostamenti e i rinforzi turco arabi sganciando anche qualche bomba. La contraerea, negli scritti del comandante Bruno Brivonesi , non riuscì a destare preoccupazioni se non per qualche pallottola di striscio, ma il vero problema fu l’unico motore che spesso entrava in avaria . Immaginiamo la fine che avrebbe fatto Brivonesi e i suoi piloti se per un ‘avaria avessero dovuto scendere nel mezzo delle retrovie…

Alle ore 12:00 dell’otto Giugno 1912 le truppe turco arabe ripiegarono su tutta la linea, cercando come ultima difesa, di trincerarsi nell’ oasi di Zanzur. Tuttavia, i pezzi italiani da 149 e quelli di campagna, bombardarono le difese e riuscirono così a far ripiegare definitivamente le truppe turco-arabe inseguite  dalla brigata brigata “Rainaldi”.

Alle 16 le truppe turco-arabe con dei rinforzi provarono nuovamente a riprendersi le posizioni perdute, ma gli Italiani si erano preparati e fortificati sui resti delle loro fortificazioni. La Brigata “Montuori” e con una brigata di cavalleria contrattaccarono e dispersero il nemico.

Alle 17:00 dell’ 8 Giugno 1912 la battaglia per Zanzur terminò ufficialmente.

Perdite

Le perdite Italiane furono di un ufficiale, 19 uomini di truppa, 10 ascari. Feriti invece furono 8 ufficiali, 182 uomini di truppa e 70 ascari. Vennero anche concesse delle decorazioni a seguito della battaglia.

Le perdite Turco-arabe sono difficili da conteggiare soprattutto perché essi cercavano di non lasciare feriti o morti nelle mani degli italiani. Tuttavia sono stimate circa 1130 morti ma il numero secondo le stime dell’epoca arrivava facilmente a 2000.

Zanzur dal 1912 alla prima guerra mondiale

Gli Italiani tennero le fortificazioni principali di Zanzur dopo la battaglia dell’otto Giugno 1912, ma l’oasi tornò in mano araba in poco tempo.

Varie imboscate e piccoli combattimenti segnarono i mesi successivi in più località tra cui: Misurata e Bengasi.  Ma proprio per la vicinanza a Tripoli, le truppe turco-arabe concentrarono la forza nuovamente nell’ oasi di Zanzur.

Il 20 Settembre 1912 vi fu una nuova operazione italiana comandata dal Generale Ragni con l’obiettivo di riconquistare l’oasi. Le truppe italiane comprendevano le seguenti brigate:

  • “Maggiotto”
  • “Salazar”
  • “Tommasoni”
  • Brigata celere “di Carpaneto” (cavalleggeri Firenze, cavalleggeri Lodi, due battaglioni eritrei, un battaglione ascaro Tripolino e dall’ 11 Reggimento Bersaglieri)

Lo schieramento turco-arabo comprendeva invece circa 12000 arabi e 1500 turchi.

La battaglia venne combattuta anche alla baionetta, ma nuovamente grazie anche all’ artiglieria del Generale “Tettoni” , gli Italiani riuscirono a conquistare l’intera oasi.

Vi furono da parte italiana 200 tra morti e feriti, mentre per le truppe turco-arabe oltre 2000 perdite.

Con l’inizio della prima guerra mondiale, le strategie del Generale Cadorna furono quelle di abbandonare quasi completamente le truppe Italiane in Libia. Sfruttando la guerra in Europa, le truppe arabe continuarono ad attaccare e provare sommosse anche con l’aiuto di Germania e Austria-Ungheria. 

Questo portò a lasciare molti punti chiave alle truppe arabe per difendersi meglio sulla line costiera. E’ riportato che vi furono brevi combattimenti a Zanzur il 7 Settembre 1917 e il 9 Settembre 1917.

A memoria dei caduti, gli Italiani successivamente costruirono un ossario, situato nella parte meridionale dell’oasi.

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Fonti:

  • Fondazione archivio diaristico Nazionale
  • Enciclopedia Treccani 1937
  • Scritti del comandante Bruno Brivonesi
  • L’Italia a Tripoli – Storia degli Avvenimenti della Guerra Italo-Turca
  • Storia d’Italia di Paolo Giudici

Le prossime due foto arrivano da un album privato da cui arrivano anche le altre foto su Zavia e Garian.

“Funerali di ….. dell’ 82 Reggimento fanteria Torino, morto nell’ oasi di Zanzur il 20 Settembre 1912 e il cui cadavere fu recuperato il 21 Ottobre

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Funerale a Zanzur 1912

” Nell’ oasi di Zanzur 1912 “

Dalla foto possiamo intuire la difficoltà di attacco che ebbero gli Italiani. Il palmeto spesso, era talmente fitto da non vedere più distante di 5-10mt.

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Oasi di Zanzur 1912

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