Dunkerque


Dunkerque poteva essere veramente la battaglia decisiva per annientare una volta per tutte quello che rimaneva del raffazzonato esercito francese e del Corpo di Spedizione Britannico in Europa. Oltre 340.000 soldati furono portati in salvo grazie all’ aiuto della Royal Navy: ma cosa è veramente successo ?

Caso giallo “Fall Gelb”

La campagna di Francia del 1940 in breve

Fall Gelb (“Caso Giallo”) era il nome in codice assegnato dalla Wehrmacht alla prima fase dell’offensiva tedesca sul fronte occidentale. L’invasione iniziò il 10 maggio 1940 con l’attacco di reparti di paracadutisti; pochi giorni dopo i Paesi Bassi si arresero. Il Belgio resisteva ancora grazie al corpo di spedizione britannico (BEF) e alle truppe scelte francesi che erano corse in aiuto al Belgio “trincerandosi ” lungo le fortificazioni del fiume Dyle.

Gli alleati mostrarono da subito una visione militare obsoleta, legata ancora ai principi della Grande Guerra, che si dimostrò completamente inadeguata a contrastare la Blitz Krieg, studiata sui principi di Von Clausewitz.

La resistenza Franco Inglese durò pochi giorni, la lunga preparazione dell’ invasione aveva dato i suoi frutti, La Wehrmacht aveva calcolato tutto. 

Dopo solo tre giorni con la tecnica della Blitzkrieg (sconfitta del nemico con un veloce accerchiamento strategico, eseguito da forze meccanizzate, che porta al collasso operativo dell’avversario.) , la Panzer Division avanzò inaspettatamente a nord, fino al mare (stretto della Manica).

DI conseguenza le truppe Francesi e alleate si ritrovarono in una sacca con l’ unica uscita possibile nella cittadina costiera a nord di Pas de Calais di Dunkerque.

OPERAZIONE DYNAMO – L’ evacuazione da Dunkerque del 27 Maggio 1940

Alla fine di Maggio 1940 le truppe alleate non avevano altra possibilità che imbarcarsi per L’ Inghilterra, gli unici porti disponibili per imbarcarsi inizialmente erano Boulogne, Calais e Dunkerque. L’ ultimo, cioè Dunkerque per quanto bombardato giorno e notte dall’artiglieria e dall’aviazione era rimasto l’ unico porto utilizzabile. L’operazione fu pianificata dal vice ammiraglio Bertram Home Ramsay e discussa con Winston Churchill nella Dynamo Room. Inizialmente, i statisti al comando supremo delinearono che solo il 10% dei soldati alleati sarebbero riusciti ad arrivare in Inghilterra a causa dell’ aviazione tedesca.

L’ operazione di evacuazione partì il 27 Maggio.

Il 27 maggio iniziò l’ evacuazione, oltre 30 navi arrivarono davanti a Dunkerque. Esse fin da subito dovettero affrontare tra le tante insidie il basso fondale sabbioso che non lasciava di conseguenze avvicinarsi alla spiaggia. Fu così che oltre 4000 imbarcazioni civili furono inviate a soccorso per fare da spola tra la spiaggia e le navi militari.

Il 29 maggio le operazioni d’imbarco furono paralizzate per molte ore da un violento bombardamento, durante il quale i soldati, presi dal panico, si gettarono a nuoto per raggiungere le imbarcazioni. Molti annegarono. L’ammiraglio Ramsey fu costretto a vietare gli imbarchi nelle ore diurne

Dal 1 al 4 Giugno L’artiglieria tedesca sottopose il litorale di Dunkerque a un intenso cannoneggiamento, mentre la Luftwaffe lanciò l’attacco più violento dall’inizio dell’operazione. In poche ore venne affondato un cacciatorpediniere francese e tre caccia inglesi, assieme a due navi traghetto, un dragamine e una cannoniera. Tuttavia bisogna sottolineare che grazie alla RAF (aviazione britannica) e al mal tempo, l’ aviazione tedesca non riuscì ad operare a pieno regime.

Nell’operazione di salvataggio furono utilizzate oltre 42 cacciatorpediniere, altre imbarcazioni furono messe a disposizione dalla marina mercantile ma anche da comuni cittadini; tra le imbarcazioni usate, centinaia furono navi da pesca, da diporto e addirittura scialuppe di salvataggio. L’imbarcazione più piccola ad essere utilizzata fu un gozzo di 4,6 mt.

L’ imbarco di questi migliaia di soldati alleati non fu semplice, spesso dovevano (con tutta l’ attrezzatura addosso) camminare fino ad avere l’ acqua alla gola prima di salire nelle barche che li avrebbero poi portati alle navi della Marina. Un’ altro stratagemma fu quello di allineare le macchine in fila nella spiaggia durante la bassa marea così che con l’ alta marea bastava camminarci sopra per arrivare alle imbarcazioni. Il tutto accadeva con la cittadina a ferro e fuoco dall’ artiglieria e dall’ aviazione tedesca; si stina che 1/3 della popolazione perì in quei fatidici giorni.

L’ultima nave, il cacciatorpediniere Shikari, lasciò Dunkerque alle 3:40 del 4 giugno con circa 900 soldati a bordo.

DataTruppe evacuate dalla spiaggiaTruppe evacuate dal portoTotale
27/5– – –7.6697.669
28/55.93011.87417.804
29/513.75233.55847.310
30/529.51224.31153.823
31/522.94245.07268.014
1/617.34847.08164.429
2/66.69519.56126.256
3/61.87024.87626.746
4/662225.55326.175
Totale98.780239.446338.226
Dati approssimativi

Nell’ evacuazione la marina britannica perse 236 navi su 993, mentre la RAF per coprire i soldati a terra perse più di 106 aerei.

A disposizione dei Tedeschi rimase un bottino di proporzioni incredibili. Gli inglesi avevano abbandonato sul suolo francese circa 2000 cannoni, 60.000 automezzi, 76.000 tonnellate di munizioni, 600.000 tonnellate di carburante e di rifornimenti di ogni genere. L’Inghilterra rimase praticamente disarmata sul suolo metropolitano inglese: al termine delle operazioni erano disponibili solamente circa 500 pezzi d’artiglieria, compresi quelli prelevati dai musei.

Eccezionali filmati a colori della battaglia di Dunkerque.

Una occasione persa per sempre ?

 ..è indubbio che il BEF non avrebbe potuto essere salvato se dodici giorni prima, il 24 maggio, Hitler non fosse intervenuto a bloccare alle porte di Dunkerque le forze corazzate di Kleist

Basil Liddell Hart

Credo che per Hitler sia stata una occasione persa o forse l’ unica occasione che la provvidenza aveva dato alla Germania Nazista per vincere la guerra, molti storici, tra cui io, si interrogano sul perché le Panzer Divisionen non abbiano finito il “lavoro”. 

Difatti il 24 maggio c’era solo un battaglione inglese a copertura del tratto di 20 km del fiume compreso tra Gravelines e Saint Omer, e per altri 100 km nell’entroterra la linea del canale non era meglio presidiata.

 Pochi ponti erano stati demoliti, e in molti casi non erano stati attuati neppure i preparativi per la demolizione; una volta attraversato il canale, nulla avrebbe potuto impedire alle avanguardie corazzate tedesche di proseguire la loro avanzata e di tagliare le linee di ritirata del BEF verso Dunkerque, nulla eccetto un ordine di Hitler.

Hitler aveva avuto paura di una contro-offensiva e non si fidava di avanzare ? Non lo sapremo mai.. Hitler forse restava dell’idea che l’Impero Britannico fosse l’unico alleato possibile per contrastare il vero nemico: il bolscevismo internazionale. il Fuhrer decise di fermare le Panzer Division, in aperto contrasto con i suoi generali, per offrire una possibilità di alleanza agli inglesi e di far così cessare il conflitto in Europa spostandolo ad est.

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Fonti:

  • Le battaglie decisive della seconda guerra mondiale” di Hans Adolf Jacobsen e Jürghen Rohwer.
  • Dunkerque” di Robert Jackson.
  • The Air Battle of Dunkirk” di Norman Franks.
  • Blitzkrieg-Legende” di Karl-Heinz Frieser.
  • La nostra guerra 1940-1945. L’avventura bellica tra bugie e verità” di Arrigo Petacco.

Foto miniatura: https://be.oui.sncf/fr/article/week-end-dunkerque-67972

Foto copertina: http://www.metamorfosialiene.com/2011/03/19/come-si-arrivo-alla-seconda-guerra-mondiale-chi-la-volle/

4 Giugno 1940 Dunkerque, foto scattata qualche ora dopo la fine dell’ evacuazione, si nota la città in fiamme per i continui bombardamenti della Luftwaffe .

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Dunkirk in fiamme 4 Giugno 1940

Dunkerque 1940, Sulla spiaggia si notano, oltre a numerose motociclette e camion, 4 carri armati Inglesi Vickers Mk VI.

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carri armati abbandonati – Dunkirk

Le seguenti foto arrivano da un album di un ferroviere di Berlino che per lavoro seguì l’ avanzata durante la campagna di Francia.

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Centro di Dunkirk / Dunkerque 1940
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Rovine di Dunkirk, 1940
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Rovine di Dunkerque (2) 1940
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Mezzi abbandonati a Dunkerque 1940

2 Comments

  1. Le grandi navi da battaglia inglesi non vennero impiegate per proteggere la ritirata. Avrebbero potuto creare uno sbarramento protettivo fermando i carri armati tedeschi. Ma temevano si ripetesse un disastro come quello di Gallipoli?

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    • Salve, purtroppo possiamo solo ipotizzare. Sinceramente vista la precaria situazione e le nuove strategie militari applicate dai tedeschi, la situazione non era per niente semplice. Bisogna aver in mente che le truppe di Hitler sembravano inarrestabili e il quantitativo di materiale perso nella ritirata dal BEF fu talmente tanto che a Londra si andò a prendere cannoni e fucili dai musei. Insomma secondo me, i comandi inglesi si prepararono al peggio (forse proprio all’ operazione Leone Marino) e decisero di non giocare il tutto per tutto al largo di Dunkerque. Teniamo in mente anche che se la Luftwaffe avesse visto un tale impego di navi da guerra, non avrebbe esitato a scatenare l’ inferno cercando di cancellare l’intera flotta inglese una volta per tutte.

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