
Campomezzavia si trova sulla strada principale 72 a meno di 6k della frazione Pennar di Asiago e a circa 3 km dal Turcio. Divenne durante la grande guerra un’importante centro logistico italiano che portava rifornimenti/ truppe verso il fronte e dava riposo ai soldati feriti grazie alla presenza di ospedali da campo.
Difficilissimo è reperire informazioni dettagliate sulle retrovie italiane, ma proverò a dare uno sguardo generale alla zona per inquadrarne l’importanza strategica.
Nei dintorni dell’attuale Albergo ristorante Campomezzavia, numerosi erano i baraccamenti protetti dalle insenature e dalla curvatura della valle, che servirono anche come base logistica all’ artiglieria pesante (Il 10 artiglieria di Fortezza si trovò proprio da queste parti).
Dai molti baraccamenti nacque una nuova zona a sud di Campomezzavia: “Le Casarette”.
Campomezzavia nella Grande Guerra
Oltre a numerose sezioni di sanità che operarono nella zona grazie anche alla presenza di ospedali da campo, esistevano diversi cimiteri: un piccolo cimitero a Nord est delle Malghe di Campomezzavia, un altro nel retro dell’albergo e uno a est della strada verso Asiago poco dopo l’unico edificio della contrada.
Ospedali da campo presenti a Campomezzavia:
- Ospedaletto da campo 150 – Luglio 1916
- Ospedaletto da campo 166 – Da settembre 1916 a Novembre 1917
Sezioni sanità presenti a Campomezzavia:
- 28 sezione sanità – Giugno 1916
- 19 compagnia sanità “Napoli” (64 sezione sanità, 28 sezione di sanità) Giugno 1916
- 9 compagnia sanità “Roma”: Da Luglio ad Agosto 1916
- Ospedale chirurgico mobile, 1 reparto mobile: Agosto 1916
- 1 compagnia Sanità Torino: Da settembre 1916 a Novembre 1917
- 10 compagnia sanitaria “Napoli” 76 sezione sanità”: da Giugno 1917 fino al 15 Gennaio 1918
Nel diario di Andrea Balestrazzi, così descrive l’arrivo a Campomezzavia:
17 Giugno 1916 – Lasciamo Campana per i campi di Mezzavia
18 Giugno 1916 – Attendati fra un bosco di abeti . Spari di artiglieria e pioggia incantevole . Qui si è più vicino al cielo ….e anche a Gesù….se si sapesse ascoltarlo…
19 Giugno 1917 – Campomezzavia. Pioggia torrenziale. Feriti più di 300. Serata fredda e bella. Luna serena affascinante qui fra gli abeti … Qual contrasto con la guerra quassù!
Andrea balestrazzi
Attilio Frescura in “Diario di un imboscato” scrive:
I feriti della linea di Battaglia sono stati portati tutta la notte a Campomezzavia per essere medicati, per essere inviati al piano, per morire là, in una chiesetta già piena di canti del buon Dio e che ora è piena dei rantoli della povera carne morente
Attilio Frescura
Erano inoltre presenti, proprio per i problemi di morfologia altopianese, un deposito d’ acqua e una stazione di pompaggio che grazie al Genio militare, riuscivano a portare acqua alle postazioni/trincee più lontane e più elevate.
Con la disfatta di Caporetto e l’ arrivo in Italia delle truppe Britanniche e Francesi, nella zona vi furono importanti collegamenti e trincee francesi. La linea di collegamento era così composta: Puffele – Campomezzavia – Turcio.
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Foto copertina: http://www.panoramasanita.it/2015/09/16/
Foto miniatura: https://www.asiago.it/it/ristoranti/campomezzavia
Fonti:
- Diari di: ANDREA BALESTRAZZI e ATTILIO FRESCURA
- Cimiteri militari della fascia sud est dell’ altopiano dei sette comuni di Luciano Cremonini
- Info da: Storia e memorie di Bologna
- Gruppo Speleologico Settecomuni
- I caduti dei Comuni altotiberini
- Agriturismo Le Casarette
- www.sanitagrandeguerra.it
La seguente foto arriva da un album con foto di: Gallio, Asiago, Nove ecc..
Nella foto si nota l’edificio dell’ albergo ristorante Campomezzavia dietro alle tende

Sempre nei pressi di Campomezzavia

29/04/2022
Buona serata,sarebbe per caso possibile avere una copia delle foto che ritraggono Campomezzavia durante la prima Guerra?
Sono Marco Rigoni, proprietario dell’albergo Campomezzavia
05/05/2022
Salve, certamente! La contatto in privato.