
Zavia o Zawia o الزاوية è una cittadina libica della regione della Tripolitania, capoluogo anche dell’ omonimo distretto. È situata a 50 km da Tripoli nella pianura del Gefara.
Zavia nel 1912
la Guerra Italo-turca
Nel 1912 il Generale Ottavio Longhi decise di estendere il territorio “Italiano” e quindi di annettere anche le zone non ancora sottomesse. Tra queste individuiamo Aziza, Agelat e molte altre. Zavia proprio per la vicinanza da Tripoli fu uno dei primi obiettivi.
Le operazioni militari vennero assegnate al Generale Tommaso Lequio a comando della prima divisione, ovvero:
- 23 reggimento
- 82 Reggimento
- 11 reggimento Bersaglieri
- I battaglioni alpini: “Feltre”, “Tolmezzo”, “Vestone” e “susa”
- Un battaglione del 52 reggimento
- Due squadre di cavalleggeri
- 3 Battaglione Eritreo
- E artiglieria di vario genere.
Zavia venne occupata il 4 Dicembre 1912.
Prima guerra mondiale a Zavia 1915 – 1918
Con la prima guerra mondiale, e l’utilizzo della maggior parte delle risorse in patria, i territori italiani in Libia sono pressoché indifesi. Vediamo infatti uno scenario di abbandono di citta e fortificazioni.
I ribelli o indigeni, riuscirono ad organizzarsi e a collaborare organizzando così delle rivolte armate. Tratti di ferrovia, imboscate e tutto quello che poteva servire agli italiani venne irrimediabilmente compromesso o danneggiato. Gli Italiani in una situazione così disastrosa si ritirarono da numerose città per andare nella zona costiera per potersi difendere meglio e organizzare un contro attacco.
Nella riconquista i ribelli erano stati abilissimi nelle imboscate e infatti dei 2235 uomini della colonna ne arrivarono a Zavia solamente 250. Ci furono casi di ammutinamento e suicidi. Da Nalut, una colonna di quasi 900 uomini si ritirò successivamente a Zuara, ma non riuscirono a fortificarsi mentre i ribelli attaccavano incessantemente. Le sorti ormai erano decise.
Moltissimi italiani furono uccisi e fatti prigionieri e il comandante trattò la resa.
Zavia venne abbandonata il 17 luglio 1915. A fine 1918 si segnalano bombardamenti aerei italiani su Zavia, Garian, Suani Beni Adem e Zilten.
La cittadina venne rioccupata il 23 Aprile 1922.
Dagli anni 30 fino seconda guerra mondiale a Zavia
Nel 1939 gli italiani a Zavia erano 2040 ovvero il 6% della popolazione.
Fu costruita una piccola caserma per una compagnia di fanteria e il castello venne ristrutturato ampliandolo per l’arrivo di nuovi uffici, infermeria e altri servizi.
Per la cittadina passava una rete stradale di circa 120 km che partiva da Zuara e arrivava a Tripoli e per la rete ferroviaria era una delle stazioni toccate dai treni con partenza Tripoli e arrivo a Ferua.
Risulta anche la presenza un importante tribunale militare, molto probabilmente una sede distaccata del tribunale di Tripoli
Zavia nel 1940
Dal 1937 al 1941, a Zavia ha sede l’86 Reggimento di fanteria “Verona” aventi tre battaglioni di fucilieri, una compagnia di mortai da 81 e alcuni pezzi da 65/17 con a comando i colonnelli Renato Castrignanò e Riccardo Velosa.
Nei primi di Gennaio 1941 la compagnia subì numerose perdite e in giugno i resti del 86 reggimento fu accorpato nel reggimento di fanteria “Sabratha”.
Ai primi del 1941, precisamente il 9 febbraio, la 21 squadriglia, con i loro S.M. 79, atterrarono, forse in un campo o in una piccola pista, a Zavia: era l’ultima tappa prima del rientro in Italia dopo 8 mesi di operazioni nel fronte Africano.
Il 18 Luglio 1941 il 1 Battaglione carabinieri Paracadutisti, arrivato alla mattina a Tripoli per arrestare gli attacchi e difendere le vie di rifornimento italiane; il battaglione si fermò a Zavia per acclimatarsi al nuovo clima e dormire alcune ore.
Il 1 battaglione carabinieri Paracadutisti tra agosto e ottobre 1941 portò a termine oltre 224 missioni ricognitive.
CAMPO PER PRIGIONIERI DI GUERRA DI ZAVIA N. 158
Nei 13 campi per prigionieri allestiti in Africa settentrionale dal 1941, c’è un campo anche a Zavia.
Entrato in funzione nell’ ottobre 1942, nei pressi della strada Tripoli – Zavia. Il campo venne costruito forse proprio per l’alta concentrazione di prigionieri alleati, che tra Luglio 1942 e Ottobre 1942, variavano dai 37000 ai 22000.
Come per Tripoli, Zavia fu liberata e occupata dagli alleati il 23 Gennaio 1943.
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Foto copertina: Archivio personale
Fonti:
- “L’ aeronautica italiana nelle guerre coloniali Libia 1911 1936” di ufficio storico, aeronautica militare.
- “Storia Coloniale dell’Italia contemporanea” di Ciasca Raffaele.
- Biografia del Generale Giovanni Battista Marieni.
- “Giustizia e sentenze militari” di ufficio storico esercito difesa.
- Carabinieri.it documenti sulla storia dell’arma.
- Ufficio storico dello stato Maggiore dell’esercito.
- “Guida breve d’ Italia Vol. 3 – Italia meridionale insulare – libia” 1939
- “Storia dell’aviazione militare italiana” di Giulio Lazzati
Zavia, presa del castello 4 Dicembre 1912

Sempre il 4 Dicembre 1912

Le prossime due foto arrivano da un album privato da cui provengono anche gli inediti scatti su Garian e Zanzur.
“Sulla del castello di Zavia, incontro del generale Ottavio Ragni“
Il Generale Ragni partecipò alla battagli di Adua, alla guerra Italo-turca (ove divenne governatore della Cirenaica e Tripolitania), prima di morire durante la prima guerra mondiale aveva sotto il propri controllo la 1 armata.

” A Zavia mentre la fanfara suona e i soldati cantano l’ inno a tripoli! “
L’ inno a tripoli ebbe un grande successo soprattutto dopo la dichiarazione di guerra all’ impero ottomano e la volontà di annettere la Libia.

” Marcia su Zavia “
