Hérouvillette bellissimo paese di villeggiatura Normanno con una storia particolare. Infatti la vicinanza con due dei ponti più importanti del fiume Orne la renderà tristemente famosa nella battaglia di Normandia.
Hérouvillette nel 1940
Come tutti i paesi e città della Normandia subisce l’ Occupazione tedesca. Infatti dopo il 4 Giugno l’ Occupazione si estese da Cherbourg a Parigi, comprendendo questo piccolo paese. Il 1940 per Hérovillette e per i paesi confinanti è un anno relativamente tranquillo, infatti per ora non ha nessun obiettivo d’importanza militare. Per un certo senso la popolazione vive ancora senza troppe preoccupazioni.
Hérouvillette nel 1941
Come vedremo in seguito nelle mie fotografie, il 1941 è l’ anno in cui ufficialmente Hèrouvillette e i paesi confinati diventano strategicamente importanti grazie alla presenza dei due ponti sul fiume Orne.
La Todt capisce che i due ponti non devono (in caso di una imminente invasione o proprio dell invasione) saltare in aria grazie alla resistenza o esser presi in mano nemica.
I due ponti che nel 1944 prenderanno il nome di: Pegasus Bridge a ovest e Horsa Bridge a est erano di una importanza vitale per la Whermacht in caso di sbarco alleato. La Todt nel 1941 grazie anche al 594 reggimento di fanteria comincerà a mettere su carta e a costruire i primi punti di resistenza e di fortificazione a difesa dei due ponti.
Hérouvillette nel 1942
Il 1942 è un anno particolare, infatti si capisce che la Germania Nazista non potrebbe sostenere un altro fronte a Ovest e così comincia a fortificare sempre di più anche i punti più interni. Hèrouvillette e i paesi attorno cominciano così a diventare veri punti strategici nelle fortificazioni per difendere i ponti sull’ orne.
Hérouvillette nel 1943
Con l’ arrivo dal fronte italiano di Erwin Rommel in Francia. Le cose cambiano infatti il Grande (e stimatissimo) generale Rommel capisce che il famosissimo “vallo Atlantico” non è altro che propaganda.
Dagli inizi del 1943 ai giorni prima del D-DAY, Rommel da inzio ad una intensissima opera di ricostruzione/ampliamento e costruzione in tutta la Normandia. Le difese infatti erano inadatte per sostenere un grande sbarco e per di più le difese erano principalmente lungo la costa ! Rommel capì l’ importanza dei due ponti a Nord di Caen.
Così diede l’ inizio sotto le sue idee, alla costruzione di trincee, postazioni anticarro, reticolati e perfino progettò di piazzare delle cariche di esplosivo per far saltare i ponti in caso che gli alleati sfondassero. Hérovillette era nel raggio di 10 km da Caen in linea d’ aria e così diventò uno dei punti strategici per difendere i ponti sull Orne.
Hérouvillette nel 1944
Il grande giorno è arrivato, Gli alleati si stanno avvicinando con le oltre 10000 navi alle coste Normane. La notte fra il 5 e il 6 Giugno diventerà famosa grazie alle compagnie aviotrasportate che, nel duro compito di prendere importanti punti strategici di notte, subirono anche il 60/70 % di perdite.
Operazione TONGA – 6ª Divisione aviotrasportata britannica
Gli obiettivi principali dell’operazione erano di occupare, rendere sicura e mantenere una testa di ponte a est di Sword Beach. La divisione doveva inoltre impedire, o comunque rallentare, un eventuale contrattacco tedesco da est. Per completare gli obiettivi prefissati i soldati aviotrasportati dovevano conquistare e mantenere il controllo dei due ponti principali sul fiume Orne e sul canale artificiale che scorre accanto. Dovevano inoltre distruggere la batteria a Merville e catturare cinque ponti sul fiume Dives, creando una linea difensiva tra i rilievi a sud di Ranville e Le Mesnil.
LA NOTTE TRA IL 5 E IL 6 GIUGNO 1944
Alle 22:30 del 5 giugno 1944, 6 aeroplani Halifax decollarono dalla base aerea di Tarrant Rushton nella contea di Dorset, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Essi trainavano sei alianti Horsa con a bordo gli uomini del maggiore John Howard. Alle 00:16 del 6 giugno 1944, l’aliante N.º 92, il quale trasportava il maggiore John Howard e il Plotone N.º 1 atterravano “silenziosamente” nei pressi del ponte Pegasus(nome in codice); l’ atterraggio fu un gran disastro, di notte e solo con le mappe affidategli dall’ esercito i piloti degli alianti atterrarono con un rumore pazzesco a soli 10 metri dai reticolati nemici !
Dopo qualche secondo per riprendersi i soldati uscirono dai malconci alianti. Fortunatamente per i britannici, i soldati della 716ª Divisione di Fanteria non fecero caso al frastuono, il quale somigliava al rumore provocato dalla caduta di un bombardiere alleato danneggiato. (Grazie anche al rumore della contra-aerea che nelle vicinanze sparava contro gli aerei delle compagnie aviotrasportate.)
I Britannici sotto la guida del maggiore John Howard si diressero subito al ponte Pegasus e, dopo aver assaltato con successo una postazione di mitragliatrice. Il resto del plotone guidato dal Tenente Brotheridge corse lungo il ponte per catturare l’altra estremità, sparando dai lati del ponte e lanciando granate. Una guardia tedesca diede l’allarme e un’altra riuscì a sparare con una pistola Very un razzo di segnalazione in cielo prima di essere colpita dal fuoco degli inglesi.
Una volta attraversato il ponte, il tenente Brotheridge lanciò una granata in un altro nido di mitragliatrici, un istante prima di essere colpito al collo. Il tenente Den Brotheridge fu la prima vittima alleata dello sbarco in Normandia. Dopo che il Plotone N.º1 aveva già dato inizio all’attacco, il Plotone N.º 2 atterrò senza difficoltà con il secondo aliante; si mossero immediatamente per aiutare i compagni sulla sponda est del ponte che era ancora in mano Tedesca.
Il Plotone N.º 3 , con obiettivo il ponte a est( Horsa Bridge) non ebbe la stessa fortuna. Infatti nell’atterraggio la fusoliera dell’aliante si staccò dalla vela e una dozzina di uomini rimasero bloccati dai rottami. Il loro comandante, tenente Smith, rimase lievemente ferito e fu ulteriormente ferito dalla granata di un soldato tedesco che incontrò e uccise poco dopo.
Durante gli scontri nei 2 ponti (Pegasus e Horsa), i genieri ignorando il fuoco nemico diretto verso di loro, cominciarono ad arrampicarsi su tutto il ponte. (cercando i cavi collegati ai dispositivi esplosivi piazzati dai tedeschi.) I tedeschi stessi, comandati da Rommel avevano predisposto tutto per distruggere il ponte ma, per paura dei sabotaggi della resistenza francese,(che negli ultimi mesi era stata sempre più attiva) non avevano piazzato alcuna carica esplosiva. I tedeschi tentarono una risposta all’assalto inglese ma la sconfitta fu inevitabile.
Così, cessate le ostilità, i britannici, e il maggiore Howard, controllarono il ponte di Bénouville (Pegasus bridge) e di Ranville (Horsa bridge). Nonostante un aliante sia atterrato a 15 km a Nord dei ponti e un altro a 1 km , l’ operazione fu un vero successo , in circa 10 minuti tutti e due i ponti erano sotto mano alleata. (il film “il giorno più lungo ” rappresenta benissimo l’ impresa).
LA MATTINA DEL 6 GIUGNO 1944 -D-DAY
Durante la mattina del 6 Giugno con la rete telefonica non funzionante grazie ai sabotaggi della resistenza, il comando tedesco non aveva ancora capito dove gli alleati stavano per sbarcare. Nonostante tutte le segnalazioni di paracadutisti in tutta la normandia , a Parigi erano ancora convinti che lo sbarco doveva avvenire a Pas de Calais.
Al pomeriggio era ormai chiaro a tutti dove erano sbarcati e Hèrouvillette (liberata dagli inglesi dall’ una di mattina) cominciava ad essere a tutti gli effetti un paese in guerra. Infatti il compito della 6 divisione aviotrasportata era di tenere a tutti i costi i ponti; ma i tedeschi non si fecero aspettare. Per tutto il pomeriggio negli abitati di Hérouvillette e Ranville la wehrmacht continuò a provare ad aprirsi un varco per riprendere i ponti. Non ci riuscirono mai.
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Fonti:
- “6 Giugno 1944: sbarcano !” di Rolando Magliola.
- “Il Giorno più lungo” di Cornelius Ryan.
Foto miniatura: Philippe Corvè
Foto copertina: https://collection.nam.ac.uk/detail.php?
Comandante e tenente colonnello del 594 Reggimento di fanteria
Ufficiali del 594 Reggimento di fanteria si godono un momento di riposo.
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