Cirene è una cittadina di 8000 abitanti, capoluogo della Baladiya del Gebel el Achdar, a 10km da El Beida. Le rovine dell’antica Cirene sorgono a 622 metri sul livello del mare e a 5 km dalla costa.
Cirene nell’ antichità
Cirene Greca e Romana
Cirene fu fondata all’ incirca nel 631 A.C. da coloni Greci provenienti da Thera (Isola del mar Nero vicino a Santorini) che vi approdarono spinti dalll’elevata siccità in patria. Batto divenne il primo re della neonata Cirene (nome dato per la ninfa Cirene amata da Apollo) ove sviluppò un importante economia basata sulla coltivazione e il commercio del silphium (Finocchio selvatico, che venne commercializzato a peso d’ oro anche successivamente dai romani), allevamento di cavalli e divenne il principale approdo delle rotte di schiavi, pelli e metalli.
Cirene divenne così un centro che gareggiava per bellezza con Atene e aveva un centro di cultura dove crebbero i filosofi Aristippo (che fondò la scuola filosofica di derivazione socratica e sofista) e Teodoro. Successivamente prima passò sotto il controllo dei Lagidi e poi ai Romani.
Il primo insediamento è individuabile nell’ acropoli circondata da muri poligonali. Il complesso più importante era però il santuario di Apollo che si ergeva su una terrazza ai piedi dell’acropoli ove vi era un tempio.
Cirene divenne romana all’ incirca nel 96 A.C. e fu provincia di Creta fino al 74 A.C. Nel 74 infatti divennero ufficialmente due provincie romane distaccate ed ebbero un un altro periodo di massimo splendore.
Le ultime notizie di Cirene prima di arrivare nell’ età contemporanea si hanno dopo il terremoto del 365 e dopo il definitivo abbandono nel 410 A.C; ossia nell’ età bizantina ove nelle vicinanze di Cirene si estraeva il marmo per poi farne calce.
LA SCOPERTA DI CIRENE E GLI SCAVI ITALIANI
La città ormai dimenticata fu riscoperta nel 1705 dal console francese Lemaire. Successivamente alla guerra italo-Turca del 1911 e 1912 Cirene, come gran parte della parte costiera della Libia, divenne italiana.
Cirene passò sotto l’occupazione italiana il 20 Maggio 1913, fu scelta innanzitutto per la grande quantità d’ acqua derivante dall’ antica fonte. Gli Italiani costruirono una ferrovia apposita a scartamento ridotto per togliere la terra dagli scavi e portare materiale utile. Per tutto il periodo coloniale italiano Cirene fu meta di visite di alti ranghi politici/militari e studi archeologici.
Fu così costruito o ampliato vicino alle rovine un nuovo centro abitato (1927) che divenne sede di commissariato e il 7 Aprile 1930 (Riuniti i commissari di Barce, Derna e Cirene che entrano a far parte del commissariato presieduto a Barce nel Gebel) capoluogo di Circondario.
Nel 1931, viene descritta una Cirene ormai italianizzata da anni. Gli edifici edificati dagli Italiani sono: Uffici del governo, una chiesa cattolica, delle caserme, una sede della Soprintendenza alle antichità e monumenti della Cirenaica, alberghi, magazzini e numerose nuove case per i nuovi coloni italiani. Gli “indigeni” però, evidentemente non ancora italiani, rimasero nei pressi dell’antica Necropoli.
La popolazione nel 1931 era di circa 2000 abitanti.
CIRENE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
La seconda guerra mondiale non risparmiò nessun paese o città costiera della Libia. Cirene però ebbe la fortuna di salvarsi dalle grandi battaglie. Dai bollettini di guerra infatti risulta che solo in data 15 Dicembre 1941 alcune incursioni aree su Derna e Cirene provocarono qualche danno e il 3 Febbraio 1942, con l’inaspettato contro-attacco delle forze dell’asse, il passaggio per Cirene delle truppe motocorazzate italo-tedesche. Tuttavia se i bombardamenti e le operazioni salvarono il sito archeologico, non si può dire lo stesso del museo. Non si sa se per saccheggio o accidentalmente, ma dopo l’ occupazione inglese del 1941, il museo fu ritrovato in condizioni disastrose. (Video quì sotto)
HAI TROVATO QUESTO ARTICOLO INTERESSANTE? Vuoi condividere la tua storia, un aneddoto o un semplice pensiero? scrivi un commento nel box in fondo alla pagina!
Come dalle foto che inserirò qui sotto, si evince che Cirene divenne, non solo prima della guerra, un’importante meta turistica. Le foto qui sotto infatti ritraggono dei soldati tedeschi che visitano il sito con molto interesse. Addirittura sembra che uno dei soldati stia facendo da guida.
Fonti:
- Enciclopedia Treccani 1931.
- Sapere.it di De Agostini.
- Appunti universitari di filosofia.
- Jona Lendering, Livius.Org, v. Cyrene.
- Biblical Archaeology Society Review di Tom Powers.
- T.c.i. “possedimenti e colonie” 1929
Immagine miniatura: https://it.wikipedia.org
Immagina copertina: https://specialelibia.it/2019/06/18/
0 Comments